Roma, 16 settembre 2013

Dispersione scolastica ferita per il nostro Paese. Scuola e lavoro essenziali per far ripartire l’Italia 

“Sono qui per dimostrare l’impegno e la volontà di ascoltare e per riconoscere il ruolo centrale degli insegnanti. Da Nord a Sud la scuola è presente, in ogni città, in ogni quartiere. Rappresenta lo Stato nel miglior modo possibile e gli insegnanti sono i nostri testimoni”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, spiegando il motivo della scelta di Casal di Principe per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

“Noi sappiamo che Casal di Principe è un simbolo. Ma siamo venuti qui per dire che non ci deve bastare guardare un simbolo da lontano, leggere i libri, guardare i film. Dietro i simboli ci sono i luoghi, ci sono le persone che ogni giorno lavorano con un obiettivo essenziale: la normalità. Essere presenti in questi territori vuol dire affermare, assieme alle persone che garantiscono la presenza straordinaria dello Stato, che la normalità può essere rivoluzionaria”, ha sottolineato il Ministro Carrozza.

“La dispersione scolastica è una ferita, un assillo per un ministro”, ha aggiunto, sottolineando come “scuola e lavoro siano i punti essenziali su cui far ripartire il Paese”. Secondo il Ministro, “la scuola deve essere il simbolo del riscatto dell’intero Paese ed è un modo per entrare in relazione con tutto il resto del mondo. Il futuro è nelle mani dei ragazzi e il mancato accesso agli studi è il primo fallimento educativo. Noi siamo lontanissimi dai parametri europei, ma vogliamo non lasciare indietro alcun territorio. Dispersione scolastica vuol dire che a vincere è un altro reclutamento, quello della criminalità organizzata. Dobbiamo fare in modo che le istituzioni siano più credibili e far sì che i nostri ragazzi non debbano scegliere fra scuola e criminalità”. Occorre combattere il vero e proprio “spreco di giovani talenti” in corso in Italia, ha aggiunto il Ministro riferendosi soprattutto ai 2 milioni di giovani che non lavorano e non studiano.

“Qui , come in altri 206 territori del Mezzogiorno, ha ricordato Carrozza, sono già al lavoro, con fondi europei gestiti dal MIUR, altrettanti prototipi contro la dispersione scolastica che vedono lavorare insieme scuole, privato sociale, enti locali, volontariato. Queste azioni sono rivolte ai bambini e ragazzi in difficoltà, con un percorso che registra punto di partenza e punto d’arrivo, centrato sullo sviluppo di competenze e conoscenze irrinunciabili. Si tratta di 50 milioni di euro investiti fino alla fine dell’anno prossimo”.

All’inaugurazione, che ha visto la partecipazione delle scuole e delle istituzioni di Casal di Principe e della Provincia di Caserta, è intervenuto anche il capo della Direzione nazionale antimafia Franco Roberti. “Da tempo la mancata attuazione della Costituzione e’ un premio per le organizzazioni malavitose. L’articolo 34 sancisce il diritto allo studio. Tagliare i fondi alla scuola è riprovevole”, ha dichiarato Roberti. “La camorra potrà essere vinta se lo Stato vorrà”, ha concluso.

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