La Corte Costituzionale, con la Sentenza n. 70/2015, ha dichiarato illegittima la norma che aveva stabilito, per il biennio 2012/2013, il blocco della perequazione sui trattamenti di importo superiore a tre volte il minimo INPS.

L’eccezione di incostituzionalità scaturisce dal giudizio  promosso dalle Federazioni CIDA, Manageritalia e Federmanager.


Il Comunicato stampa diramato da CIDA di  si può leggere anche qui di seguito.


Si ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, che ANP aderisce a CIDA per il tramite di FPCIDA.

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PENSIONI/CIDA: LA CONSULTA ELIMINA UNA GRAVE INGIUSTIZIA
Roma, 4 maggio 2015.
In merito alla recente sentenza della Corte Costituzionale sul blocco della perequazione delle pensioni il Presidente della CIDA Silvestre Bertolini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Finalmente i pensionati che avevano subito il blocco della perequazione su trattamenti di importo superiore a 1443 euro mensili negli anni 2012 e 2013 verranno risarciti. Si tratta di un risultato straordinario fortemente voluto da Federmanager e Manageritalia che hanno proposto un ricorso andato a buon fine”
Bertolini precisa: “Da anni la CIDA e le sue federazioni si sono battute contro questo iniquo prelievo che ha colpito quanti, dopo anni di duro lavoro e il versamento di contributi, meritavano un trattamento previdenziale non eroso dal blocco delle rivalutazioni. Va ricordato che già nel 2010 la Corte Costituzionale aveva invitato il legislatore a non ripetere questo tipo di interventi. Questo invito però era caduto nel vuoto. Con quattro blocchi della perequazione succedutisi dal 1998 i pensionati hanno così visto perdere il potere d’acquisto dei loro trattamenti in misura superiore al 20%. Più volte avevamo chiesto al legislatore di evitare di fare cassa a scapito dei pensionati. Ora la Consulta, in coerenza con le sue precedenti decisioni, ci ha dato ragione”.
Il Presidente CIDA conclude: “Il nostro impegno non è tuttavia finito. Ora è il momento di vigilare perché le persone danneggiate, nessuna esclusa, vengano risarcite rapidamente.
Siamo felici che la nostra lunga battaglia si sia conclusa positivamente e ringraziamo quanti, ad iniziare dai presidenti di Federmanager e Manageritalia, non hanno mai cessato di credere nella certezza del diritto e nella credibilità delle Istituzioni”.