Molti colleghi di tutte le regioni ci stanno segnalando di ricevere lettere o telefonate da parte di componenti dei Nuclei di Valutazione per fissare incontri, presentare documenti, ecc. Tutto con l’esplicito richiamo al Portfolio non compilato. La direttiva impartita ai Nuclei di Valutazione sembra essere finalizzata a correre ai ripari e ad arginare il fenomeno dove possibile.

Riteniamo che il ricorso a tali mezzi sia prima di tutto la prova incontrovertibile che la protesta ha prodotto i suoi effetti, almeno nei numeri. Se la mancata compilazione avesse riguardato poche centinaia di colleghi, il MIUR non si sarebbe scomodato a dare una indicazione così precisa di intervento.

ANP condanna l’iniziativa dell’Amministrazione che si configura nella sostanza come comportamento antisindacale che agisce sui singoli per opporsi allo stato di agitazione dell’intera categoria, notificato al Ministro dal Presidente Nazionale ANP in data 04/04/2017 e che, tra le altre azioni, prevede la NON COMPILAZIONE del Portfolio per la valutazione del Dirigente Scolastico riferita all’a.s. 2016/2017.

Per quello che riguarda i documenti che nella lettera si richiedono, si ricorda che essi sono facilmente reperibili sui siti delle scuole. La richiesta di produrne copia si configura come vessazione burocratica, contro la quale stiamo lottando, come deliberato dal Consiglio Nazionale del 2 aprile u.s. e precedentemente condiviso nelle assemblee provinciali tenute nei mesi di febbraio e marzo.

ANP ribadisce con forza le ragioni della protesta della categoria. Piena perequazione retributiva con le altre Dirigenze Pubbliche, lotta alle vessazioni burocratiche, strumenti commisurati alle responsabilità,

Nel momento in cui finora  l’Amministrazione non ha dato risposta a nessuna di tali richieste, né sul terreno della semplificazione amministrativa, né  su quello delle risorse aggiuntive necessarie al raggiungimento dell’obiettivo della perequazione, né su quello degli strumenti necessari alla piena gestione della scuola, né su quello di commisurare i poteri alle responsabilità in ordine alla sicurezza nelle scuole, l’intervento – tramite lettera o via telefono – sulla prosecuzione del processo di valutazione dei Dirigenti è del tutto inaccettabile.

Ribadiamo che i Dirigenti non temono la valutazione, né la rifiutano, ma non si faranno valutare fintanto che le loro condizioni di lavoro, in termini retributivi e di poteri reali, non saranno pienamente adeguate alle loro responsabilità e al loro ruolo.

È proprio questo il momento di restare fermi sulle nostre posizioni e di continuare la protesta deliberata dal Consiglio Nazionale del 2 aprile 2017 ed espressa coralmente nella manifestazione a Roma del 25 maggio.

Occorre unità, coerenza nei propositi, fermezza nelle risposte.

#laprotestaAnpcontinua