La nota MIUR n. 4 del 3 gennaio 2018, riguardante la partizione separata dell’Anagrafe studenti per la gestione dei dati relativi agli alunni in stato di disabilità, dimostra purtroppo che l’Amministrazione affronta con superficialità questioni di grande rilevanza e che scarica sulle singole scuole gli oneri derivanti dalla propria disorganizzazione.

I dati che le istituzioni scolastiche sono state chiamate a fornire attraverso nuove funzionalità del SIDI, infatti, sono stati in gran parte già comunicati agli uffici scolastici regionali e alle loro articolazioni territoriali.

L’ANP aveva già evidenziato, più di sei mesi fa, l’urgenza di intervenire con risorse significative per potenziare il SIDI e per consentire il dialogo tra le varie banche dati utilizzate dall’Amministrazione (vedi comunicato del 4 luglio 2017), al fine ultimo di garantire la qualità del servizio e la cura dell’interesse pubblico.

Dobbiamo concludere che i tavoli per la semplificazione, aperti dal MIUR con le organizzazioni sindacali subito dopo la manifestazione ANP del 25 maggio 2017, sono stati del tutto inutili? Dobbiamo concludere che il nostro datore di lavoro impiega le energie psico-fisiche del suo personale in modo inefficiente e con evidente pregiudizio del principio costituzionale del buon andamento? Questa condotta costringe i dirigenti e le segreterie delle scuole a fronteggiare richieste che sono infondate e che sottraggono risorse necessarie a presidiare le altre innumerevoli urgenze del quotidiano.

Non possiamo che ricordare a tutti i colleghi che, tra le forme di protesta proposte dall’ANP, c’è anche l’applicazione integrale di quanto previsto dall’art. 1, c. 140 della legge 107/2015: non si devono fornire all’Amministrazione dati che sono già in suo possesso.

Come ANP ribadiamo, ancora una volta, che la protesta continua!