Si è tenuto ieri, presso il MIUR, l’incontro informativo richiesto dall’ANP concernente l’Anagrafe nazionale degli studenti – partizione disabilità. Per l’Amministrazione era presente il Direttore Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica.

Il confronto è stato dedicato alla risoluzione di alcune criticità già segnalate da ANP. L’Amministrazione si è mostrata disponibile ad accogliere suggerimenti e proposte migliorative che possano rendere più agevole la gestione del sistema da parte delle scuole e risolvere dubbi interpretativi sollevati dai dirigenti scolastici.

Si è inoltre impegnata a fornire, a seguito di un incontro previsto a breve con il Garante della privacy, indicazioni riguardo al trattamento dei dati sensibili e ha chiarito che, poiché l’Anagrafe sarà utilizzata per definire l’organico di sostegno solo a partire dall’anno scolastico 2019-2020, i relativi dati potranno essere inseriti con tempi molto distesi (entro dicembre 2018).

L’Amministrazione ha inoltre precisato che il caricamento dei dati personali e in particolare, tra questi, di quelli sensibili deve avvenire sull’unica piattaforma costruita secondo i parametri previsti dal Regolamento (D.M. 162/2016) e cioè nella partizione disabilità dell’Anagrafe nazionale studenti. Pertanto, secondo il MIUR, i dati inseriti dalle scuole sulle piattaforme già attivate da alcuni USR ai fini dell’attribuzione dell’organico di sostegno non possono essere utilizzati per le finalità dell’Anagrafe nazionale studenti – partizione disabilità.

È stato infine annunciato l’imminente stanziamento di fondi per l’acquisto di sussidi didattici per gli studenti in condizione di disabilità e che saranno fornite ulteriori istruzioni al riguardo.

L’ANP ha sottolineato che le carenze organizzative delle procedure attuate dagli USR – basate, queste ultime, su sistemi informativi non interoperabili – hanno ricadute molto negative sull’attività delle scuole e, oltre ad aggravare il lavoro di dirigenti e segreterie, pregiudicano la qualità del servizio scolastico e ledono, potenzialmente, i diritti degli studenti e delle famiglie. Sul punto, non risulta comprensibile perché non possano essere utilizzate le informazioni che le scuole hanno già inviato alle articolazioni territoriali del Ministero.

Ci vediamo, a questo punto, costretti a ricordare allo stesso MIUR quanto previsto dal comma 140 dell’articolo 1 della legge 107/2015:

I dati presenti nel Portale di cui al comma 136 o comunque nella disponibilità del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca non possono più essere oggetto di richiesta alle istituzioni scolastiche.

Ad ogni modo, restiamo in attesa delle indicazioni che saranno fornite dopo l’interlocuzione del MIUR con il Garante e ribadiamo la nostra ferma richiesta volta ad ottenere banche dati più efficienti: la disorganizzazione dell’Amministrazione non deve più produrre inutili aggravi lavorativi per il personale!

Qualora si renda necessario, l’ANP è pronta a intervenire presso lo stesso Garante.