Con la nota n. 15209 del 29 agosto 2018, l’ARAN ha ribaltato quanto da essa stessa in precedenza sostenuto – solo quaranta giorni prima, con la nota n. 13929 del 19 luglio 2018 – in relazione alla contrattabilità, già dall’anno scolastico 2017/2018, dei criteri generali per la determinazione del “bonus premiale”.
Il primo parere ARAN afferma che tali criteri non potessero costituire oggetto di contrattazione per l’anno scolastico 2017/2018; il secondo… afferma l’esatto contrario!
Il ribaltamento è maturato – per esplicita ammissione dell’ARAN – a seguito di una comunicazione effettuata, in data 13 agosto 2018, dall’Ufficio di Gabinetto del MIUR che ha evidenziato che “le istituzioni scolastiche non hanno […] ancora avuto conoscenza delle risorse loro assegnate, ai sensi dell’art. 1, comma 127, per l’anno scolastico 2017-2018, in attesa delle necessarie variazioni contabili” e che tale assegnazione è successiva all’entrata in vigore del CCNL di comparto del 19 aprile 2018.
L’ANP non condivide il nuovo parere per due distinte ragioni:
1) L’argomentazione addotta a suo sostegno
2) La tempistica dello stesso
Per quanto riguarda l’argomentazione, riteniamo irrilevante la data di concreta erogazione delle risorse economiche, in quanto l’intera procedura di valutazione ha come orizzonte temporale l’anno scolastico iniziato il 1° settembre 2017 e, di conseguenza, è disciplinata dalle sole disposizioni vigenti in tale data (il nuovo CCNL è successivo). A voler diversamente argomentare, dovremmo concludere che se l’ammontare di quelle somme fosse stato conosciuto prima della data di sottoscrizione del CCNL – e tanto più quanto prima ciò fosse accaduto – la parte sindacale non avrebbe avuto titolo a contrattarle. Questo condurrebbe all’assurdo per cui una più tempestiva disponibilità di informazioni per la parte datoriale e per quella sindacale sarebbe stata pregiudizievole per l’esercizio di un diritto sindacale!
Per quanto riguarda la tempistica, riteniamo estremamente inopportuno intervenire sulla questione il 29 agosto – a soli due giorni dalla conclusione dell’anno scolastico! – perché le operazioni di attribuzione del bonus sono già state ultimate o sono in corso di ultimazione.
Obbligare i dirigenti, a soli due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, a rimettere in discussione il lavoro fatto è gravemente irrispettoso del loro tempo e delle loro energie psicofisiche.
Tutto questo assume contorni ancora più paradossali se pensiamo all’appello che il Ministro Bussetti ha rivolto a tutte le organizzazioni sindacali, durante l’incontro del 29 agosto, affinché si instaurino delle condizioni di sincera e reciproca fiducia.
Pertanto, nel ribadire la posizione dell’ANP sulla non contrattabilità di quei criteri per il 2017/2018, rivolgiamo al Ministro un appello affinché faccia sentire la sua autorevole voce sulla vicenda e prevenga conflittualità e contenziosi.