Abbiamo molto apprezzato la puntualizzazione del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi secondo cui il Protocollo di intesa sottoscritto da quasi tutte le organizzazioni sindacali di comparto e di area, con l’esclusione dell’ANP, “consente alle scuole di ‘effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate'” con l’obiettivo “di continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni”.
Prendiamo anche atto con favore di quanto riportato in un comunicato ufficiale del Ministero: “non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax”.

Condividiamo totalmente la posizione manifestata dal Ministro e dal suo dicastero, al punto da stupirci della discrepanza tra la stessa e il testo del Protocollo che, palesemente, dice altro.
Esso, infatti, così recita in relazione all’utilizzo delle risorse economiche destinate alle scuole: “fermo restando il raccordo istituzionale, a livello nazionale, con il Commissario straordinario e valutate le effettive necessità di contrasto alla diffusione della pandemia, le istituzioni scolastiche, mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate, utilizzeranno tali risorse anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria”.

Come chiunque può constatare, non vi è alcun riferimento al personale impossibilitato a vaccinarsi e si dà per scontato che gli esami diagnostici siano rimborsabili a tutti i dipendenti, senza distinzioni, a spese delle risorse erogate alle scuole.
Per amore della precisione, evidenziamo sommessamente che il DL 111/2021 ha introdotto, nel DL 52/2021, l’articolo 9-ter il cui terzo comma prevede che i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica siano esenti dall’obbligo di esibire il Greenpass.

L’ANP ribadisce, ancora una volta, di essere pronta a sottoscrivere il protocollo se e quando questo verrà corretto in coerenza con quanto inequivocabilmente affermato dal Ministro.