L’ANP ha partecipato oggi in videoconferenza a un incontro convocato dal Ministero dell’istruzione per effettuare una “disamina delle problematiche dei dirigenti scolastici”. 

Il Capo Dipartimento Stefano Versari ha focalizzato l’attenzione su due temi ritenuti particolarmente urgenti: quello della graduazione delle posizioni dirigenziali e quello del FUN. 

Circa la graduazione delle posizioni dirigenziali l’Amministrazione sta cercando di individuare criteri nazionali tenendo presenti le retribuzioni che i dirigenti scolastici hanno attualmente in godimento e ipotizzando un’articolazione in quattro fasce di complessità delle istituzioni scolastiche. Gli esiti di tale operazione saranno sottoposti alle organizzazioni sindacali entro una ventina di giorni come base di lavoro su cui discutere: secondo il Ministero questi criteri non dovranno determinare effetti retroattivi, ma saranno applicati a partire dalla negoziazione dei contratti integrativi 2022/2023. 

In merito al FUN il Capo Dipartimento Jacopo Greco ha precisato che i 25 milioni stanziati dalla Legge di bilancio 2021 sono risultati superiori all’effettivo fabbisogno necessario a evitare restituzioni. Le risorse aggiuntive sono state ripartite con un decreto interministeriale adottato il 4 giugno 2021, ma validato dagli organi di controllo solo il 1° settembre. Il decreto di costituzione del FUN 2019/2020, che risulta incrementato rispetto a quello relativo al 2018/2019 grazie alle risorse finalizzate alla retribuzione di posizione parte fissa, è stato tempestivamente inviato all’organo di controllo per la certificazione necessaria ad avviare le contrattazioni integrative regionali 2019/2020. 

L’ANP ha sottolineato che discutere delle problematiche dei dirigenti scolastici, ormai annose, è senza dubbio la condizione per poterle risolvere, ma non basta: serve un concreto impegno, anche di natura politica, che ad oggi, nonostante le parole, continuiamo a non rilevare. 

Circa i criteri di graduazione delle posizioni dirigenziali, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a fornire all’Amministrazione uno specifico contributo, in attesa che il Ministero trasmetta alle organizzazioni sindacali una bozza di criteri come previsto dal CCNL vigente. Tutto ciò nella ferma convinzione che, comunque, non si debbano verificare restituzioni a valere sulla retribuzione di posizione quota parte variabile. Per questo, nella legge di bilancio, vanno individuate risorse aggiuntive necessarie anche a dare prosecuzione al percorso di armonizzazione retributiva, avviata con il CCNL 2016-2018. Solo incrementando il FUN è possibile allineare la consistenza delle voci stipendiali variabili dei dirigenti scolastici a quella delle retribuzioni degli altri dirigenti dell’area contrattuale istruzione e ricerca. 

Proprio in merito al FUN, l’ANP ha ribadito l’importanza del fattore tempo: bisogna accelerare le contrattazioni integrative regionali per gli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 al fine di avviare nei tempi più brevi le negoziazioni degli anni successivi a partire dal 2019/2020. A causa di questi ritardi, aggravati dall’inerzia di alcuni Uffici scolastici regionali che non hanno ancora concluso la contrattazione 2018/2019, molti colleghi non hanno mai ricevuto la dovuta retribuzione di posizione variabile, situazione su cui ANP sta continuando a promuovere ricorsi pilota, finora tutti con esito positivo per il lavoratore.  

Tale accelerazione, per produrre risultati effettivi, non può che essere accompagnata, come detto, dall’impegno politico a stanziare le necessarie risorse nella prossima legge di bilancio: i dirigenti delle scuole lo meritano, perché anche così è giusto che sia riconosciuto e valorizzato il loro ruolo, oggi più che mai decisivo per garantire il diritto all’istruzione dei nostri studenti e la ripresa del Paese. 

L’Amministrazione ha preannunciato che sarà convocato nei prossimi giorni un ulteriore incontro su queste criticità che devono essere risolte nei tempi più brevi, impegnandosi a individuare momenti di confronto anche sulle altre problematiche che appesantiscono e ostacolano il lavoro dei dirigenti scolastici. 

L’ANP continuerà a seguire la questione informandone i soci.