L’ANP ha costantemente affrontato la questione della mobilità interregionale per i vincitori del concorso a dirigente scolastico bandito nel 2017 e per quelli del concorso, più lontano nel tempo, bandito nel 2011. All’approssimarsi delle relative operazioni, l’ANP ritiene che non si possa attendere oltre e che debba essere trovata, con la massima tempestività, un’efficace soluzione a questa che è una vera emergenza. 

Purtroppo sta circolando, in questi giorni, una bizzarra narrazione sulla presunta necessità di disdettare il CCNL di area del 2016/18 per adattare a tale emergenza le regole della interregionalità

Nulla di più falso. 

È vero che il CCNL 2016/18 fa riferimento a un triennio ormai decorso. È parimenti vero che è trascorso anche il successivo triennio 2019/21 senza che l’Amministrazione abbia avviato le trattative. Sul punto, abbiamo ripetutamente chiesto la sollecita definizione dell’atto di indirizzo necessario per aprire il tavolo contrattuale ma – come ben sanno tutte le organizzazioni sindacali – nessun Governo rinnoverebbe un CCNL dirigenziale prima di quelli dei comparti. 

Cosa che, infatti, non si è mai verificata

Diciamolo apertamente: l’emergenza della mobilità, per la sua gravità, merita approcci di ben altra serietà e non di mera propaganda. La strada contrattuale, nonostante ci sia chi insiste per far credere il contrario, è caratterizzata da tempistiche non compatibili con l’urgenza del ritorno a casa dei colleghi.  

Un anno fa, data la necessità di agire anche allora in tempi brevi, l’ANP propose l’unica via realisticamente percorribile, ovvero quella di incrementare per legge dal 30% al 100% la disponibilità di sedi per la mobilità interregionale. Alla fine, ottenemmo l’incremento al 60%, raddoppiando così la percentuale di posti riservata alla mobilità interregionale e riuscendo a far rientrare nella regione di residenza o a far avvicinare ad essa un primo – molto numeroso – gruppo di colleghi, nonostante le limitazioni poste da alcuni USR. È sufficiente rileggere i nostri comunicati di quel periodo per verificare come fossimo gli unici a sostenere la via legislativa, anziché una improbabile e intempestiva sequenza contrattuale, e per constatare come sia stata proprio l’ANP l’artefice di un risultato per il quale tanti iscritti ci ringraziano ancora oggi. 

Ma veniamo alla prossima mobilità.  

Sebbene l’incremento al 60% sia valido anche per essa, intendiamo chiedere all’Amministrazione di rendere disponibile il 100% delle sedi – comprese le scuole normodimensionate annuali – e di consentire a tutti i dirigenti fuori regione la partecipazione alle operazioni di mobilità. 

Siamo e resteremo accanto ai nostri iscritti, con la serietà e la forza che ci contraddistinguono, anche in questa emergenza