L’ANP ha partecipato oggi, 9 febbraio 2024, all’incontro indetto dal Ministero dell’istruzione e del merito per discutere sulla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici.
L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Dott.ssa Carmela Palumbo, dal Capo dell’Ufficio Legislativo, Dott. Giuseppe Cerrone, e dal dirigente responsabile dell’Ufficio V della Direzione Generale del personale scolastico, Dott.ssa Teresa Stancarone, ha riferito sull’emendamento al decreto “milleproroghe”, attualmente in discussione presso la Camera dei deputati, che prevede di destinare alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, anche per il 2024/2025, il 100% dei posti disponibili, fatta salva l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso ordinario. L’Amministrazione ha dichiarato che intende integrare la misura con un elemento di ulteriore contemperamento, ovvero favorire la mobilità interregionale lasciando inalterato il numero dei posti messi a concorso. Ciò si realizzerebbe prevedendo che, nelle regioni dove il concorso ordinario non rispettasse i tempi utili per le nomine in ruolo nell’anno scolastico 2024/2025, la mobilità interregionale si avvalesse anche del 50% dei posti accantonati per il concorso ordinario. Tali posti, poi, dovrebbero essere ripresi dalla quota relativa alla mobilità interregionale nel biennio successivo.
L’ANP, in premessa, ha ricordato di avere sempre espresso scetticismo rispetto all’indizione del concorso ordinario nelle regioni del Sud a fronte della necessità impellente di far rientrare a casa i colleghi fuori regione. Abbiamo comunque valutato positivamente la misura introdotta nel decreto “milleproroghe”, poiché essa rappresenta un concreto miglioramento rispetto alla quota del 30% che sarebbe applicata se l’emendamento non fosse approvato.
Tuttavia, poiché è presumibile che in molte regioni, se non in tutte, il concorso ordinario non si concluda in tempo per effettuare le nomine dei vincitori il 1° settembre 2024, l’ANP ha chiesto di destinare, eventualmente con apposito emendamento governativo, il 100% dei posti alle operazioni di mobilità interregionale 2024/2025. Con tale meccanismo, sarebbe possibile incrementare sostanzialmente la base numerica dei posti disponibili per i colleghi che, da troppi anni, prestano servizio in regioni lontane da quelle di residenza con conseguenti severe ripercussioni sul loro benessere individuale.
In aggiunta, abbiamo formulato ulteriori proposte:
- rendere disponibili, per i trasferimenti interregionali, tutti i posti resisi liberi anche dopo le consuete operazioni di mobilità annuale, estendendo la data limite da quella attuale del 15 luglio a un termine quanto più prossimo al 1° settembre
- stabilire procedure uniformi, valide per tutti gli UU.SS.RR., per evitare disparità di trattamento fra gli aspiranti alla mobilità e vigilare sulla loro corretta applicazione
- introdurre un meccanismo di incarico temporaneo annuale, in regione diversa da quella di attuale servizio, su tutti i posti disponibili ma non vacanti. Ciò metterebbe a disposizione dei colleghi, sia pure in maniera temporanea, posti che risultano di fatto disponibili per diversi anni consecutivi, perché legati a distacchi, comandi e collocamenti fuori ruolo spesso di lunga durata
- stabilire il principio che, dopo la conclusione del primo incarico triennale, sia possibile partecipare alle operazioni di mobilità interregionale, anche in costanza di incarico individuale, con criteri di priorità ai colleghi in servizio da più tempo in regioni diverse da quella di residenza
- consentire ai dirigenti scolastici di partecipare alle procedure di individuazione dei dirigenti della pubblica amministrazione anche ai sensi dell’art. 19, comma 5 del D.lgs. 165/2001, e non solo ai sensi dei commi 5-bis e 6, conseguendo così un’effettiva parità di trattamento fra dirigenti scolastici e il resto della dirigenza pubblica
- introdurre più incisive ed efficaci misure di welfare a favore dei dirigenti scolastici, in modo da attenuare almeno i pesanti disagi che determina la lontananza dalla propria famiglia, (anche eventualmente con il ricorso al lavoro agile).
L’Amministrazione ha rappresentato le difficoltà comportate dall’innalzamento dal 50% al 100%, ma si è riservata un approfondimento sulla questione. La nostra posizione è che, considerato il carattere nazionale del concorso straordinario, non si determinerebbero problematiche con tale innalzamento, perché i posti rimasti vacanti dopo la mobilità sarebbero coperti dai vincitori del concorso riservato.
La Dott.ssa Palumbo, infine:
- ha evidenziato la necessità di prestare attenzione agli effetti delle operazioni di dimensionamento, con particolare riferimento ai colleghi interessati alla perdita dell’attuale incarico
- ha assicurato l’intenzione di fornire la dovuta pubblicità sui posti disponibili e di coordinare le operazioni spettanti agli UU.SS.RR.
- si è dichiarata favorevole a che i posti disponibili all’esito delle operazioni di mobilità siano riassegnati ai dirigenti che in prima battuta non hanno ottenuto la mobilità.
L’ANP intende mantenere alta l’attenzione sulla questione informando tempestivamente i propri iscritti sui relativi sviluppi.