Con riferimento alle numerose questioni sollevate dall’ANP e che attendono ancora una soluzione, riteniamo che l’Amministrazione debba affrontare con urgenza quelle che riguardano direttamente o indirettamente il conferimento degli incarichi ai nostri colleghi. 

Nello specifico, occorre che siano oggetto di particolare attenzione i profili di seguito riportati. 

  • Relativamente alla mobilità interregionale, già durante l’incontro dello scorso 2 febbraio l’ANP aveva osservato come fosse alquanto improbabile la conclusione del concorso ordinario in tempo utile per l’assunzione dei vincitori dal 1° settembre 2024. A distanza di un mese, considerati i tempi occorrenti, l’improbabilità sta diventando impossibilità. Di conseguenza, la strada da noi indicata in quella sede – un intervento legislativo volto a destinare alla mobilità interregionale il 100% dei posti disponibili – è diventata l’unica concretamente percorribile al fine di scongiurare la copertura dei posti accantonati per il concorso ordinario tramite reggenze. In caso contrario, si verificherebbe una vera e propria beffa per i colleghi in servizio lontano da casa, con severe ripercussioni sulla loro vita e sulle loro famiglie. L’ANP lo ritiene inaccettabile e si batterà risolutamente per ottenere in tempi brevi il citato intervento legislativo. 
  • L’adozione, da parte delle Regioni, dei piani di dimensionamento previsti dall’art. 1, c. 557 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, rende necessaria una particolare attenzione anche per le operazioni di mobilità regionali per l’anno scolastico 2024/2025. Infatti, considerato l’elevato numero di istituzioni scolastiche coinvolte da tali piani, occorre che l’Amministrazione individui con la massima chiarezza e trasparenza i dirigenti che, a seguito della ristrutturazione e riorganizzazione della loro istituzione scolastica, dovranno presentare domanda di mobilità. L’ANP chiede, pertanto, che siano definiti criteri uniformi per tutto il territorio nazionale, al fine di evitare comportamenti differenti in ciascuna regione. Inoltre, ai dirigenti che non potranno mantenere il proprio incarico, dovrà essere assicurata, come da CCNL in vigore, la precedenza su tutte le sedi disponibili nella regione. 
  • Infine, anche in relazione al punto precedente, sta diventando urgente intervenire sui criteri di graduazione delle istituzioni scolastiche. Già lo scorso anno l’ANP ne aveva chiesto la revisione e l’Amministrazione, con nota a verbale del CCNI per l’anno scolastico 2023/2024, si era impegnata ad avviare in tal senso il confronto con le organizzazioni sindacali. Considerato che il CCNI 2024/25 dovrà essere sottoscritto entro l’inizio delle operazioni di mobilità al fine di poter conoscere la fascia di complessità di ciascuna scuola, riteniamo che l’Amministrazione debba onorare il suo impegno nel più breve tempo possibile. 

L’ANP intende quindi chiedere al Ministero dell’Istruzione e del Merito di convocare, urgentemente, un incontro per discutere di tali rilevanti questioni.