L’ANP ha partecipato oggi, 17 aprile 2024, al previsto incontro di informativa sul Piano Scuola Estate 2023/2024 e 2024/2025 presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

L’Amministrazione, rappresentata dalla Dott.ssa Montesarchio, ha illustrato il provvedimento ministeriale e l’emanando avviso che prevedono un finanziamento complessivo di 400 milioni con interventi da realizzare nei suddetti anni scolastici. 

L’Avviso sarà rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie (non commerciali) e i destinatari saranno gli studenti iscritti nel biennio 2023/2024 e 2024/2025. Occorrerà operare in sinergia con i Comuni per evitare sovrapposizioni tra attività della medesima natura e per favorire proposte di arricchimento dell’offerta extracurricolare nei vari contesti territoriali. 

Per la presentazione e la gestione dei progetti è stata predisposta un’apposita piattaforma, denominata SIF 2127, in sostituzione delle precedenti. Le scuole potranno candidarsi con la loro progettualità e seguirne attraverso lo stesso cruscotto la realizzazione e la rendicontazione. Ci sarà tempo fino al 24 maggio per inoltrare le candidature. I tempi di approvazione saranno molto rapidi per consentire un celere avvio dei progetti.  

I criteri di selezione delle domande saranno molto ampi: si prenderanno in considerazione, infatti, i macro-obiettivi, i principi generali e i criteri trasversali previsti dal PN 2021-2027 tra cui il tasso di abbandono scolastico, il livello socioeconomico delle famiglie e i divari territoriali. Inoltre, si guarderà al rispetto della parità di genere, alla coerenza in relazione al PTOF e ai principi generali del PN. Altri criteri di individuazione dei progetti presentati, più specifici per l’Avviso in via di pubblicazione, comprenderanno la presenza di eventuali finanziamenti già assegnati all’istituzione scolastica nonché il livello di qualità rispetto alla gestione e alla realizzazione dei medesimi interventi pregressi. 

Per il resto, sarà concesso un ampio margine di manovra alle scuole che, da sole o in rete, in sinergia con l’Ente locale e con il territorio di riferimento, anche tramite accordi e partnership con Università e aziende del terzo settore, potranno sviluppare molteplici progettualità per incrementare e potenziare competenze di lingua straniera, di cittadinanza consapevole, di orientamento, come anche quelle inerenti all’ambito motorio, musicale, coreutico e in generale artistico-espressivo. 

Anche rispetto alla modularità dei percorsi è lasciata alle scuole un’ampia discrezionalità: si passerà da azioni molto circoscritte, limitate a moduli di 60 ore per le realtà scolastiche più piccole, a ingenti finanziamenti che possono arrivare a 80.000,00 euro (pari a circa 300 ore formative). 

Per realizzare tali interventi sarà possibile individuare varie figure da coinvolgere: oltre al docente formatore e al tutor d’aula, si prevede l’ipotesi, sempre in accordo con i Comuni, di coinvolgere operatori del Terzo Settore incaricati, a titolo esemplificativo, di fornire il servizio mensa e il servizio trasporti.  

Per gli interventi in oggetto non sarà richiesto alcun contributo alle famiglie.  

L’ANP ha apprezzato l’ingente finanziamento e le finalità educative e sociali a esso connesse nonché, in particolare, l’obiettivo di sostenere, durante i mesi estivi, le famiglie con più difficoltà e i territori maggiormente deprivati, fornendo loro importanti opportunità di arricchimento dell’offerta formativa extracurricolare.  

Tuttavia, pur tenuto conto della libera adesione all’Avviso di prossima pubblicazione, abbiamo ritenuto utile rimarcare alcune criticità che interessano la stragrande maggioranza delle scuole e che, se non prese in carico dall’Amministrazione con la dovuta attenzione, rischiano di compromettere in partenza la realizzazione degli interventi del Piano Estate.  

L’ANP, in particolare, ha evidenziato i seguenti aspetti problematici: 

  1. Il carico di lavoro al momento gravante sulle segreterie, spesso prive di DSGA e sguarnite di personale amministrativo adeguatamente formato e in numero sufficiente a far fronte agli innumerevoli impegni previsti. Registriamo, infatti, l’accavallarsi sempre più frenetico di azioni, interventi, finanziamenti non sempre armonizzati e coordinati tra loro. In particolare, gli investimenti del PNRR stanno già costringendo i dirigenti e tutto il personale scolastico a un surplus di lavoro che non fa oggettivamente intravedere la possibilità di farsi carico di ulteriori progettazioni. Manca, anche questa volta, una valutazione dei carichi di lavoro che questo nuovo impegno comporterà per i colleghi dirigenti e per il personale tutto 
  2. Le tempistiche sempre più strette e vincolanti. In un momento cruciale come quello della conclusione dell’anno scolastico già si concentrano le attività ordinarie di valutazione finale degli apprendimenti, degli esami di Stato e di idoneità, di certificazione delle competenze, di aggiornamento delle graduatorie del personale, di definizione degli organici ecc. A esse si sono aggiunti gli oneri della gestione delle risorse del PNRR, con procedure e tempistiche cogenti, nonché la concomitanza del concorso a cattedra straordinario che vedrà, per molte settimane, tanti colleghi impegnati in qualità di presidenti di commissione per lo svolgimento delle prove orali. Rispetto a tutto ciò il Piano Estate, pur lodevole negli intenti, rischia di essere percepito come l’ennesima incombenza cui dover far fronte e, di conseguenza di diventare un’occasione sprecata là dove le scuole e i dirigenti decidessero, comprensibilmente, di fare un passo indietro rinunciando a candidarsi 
  3. La comunicazione intempestiva. Un intervento del genere va a incrociarsi e accavallarsi, come abbiamo più volte rimarcato durante l’incontro, con le ordinarie incombenze di fine anno e con la complessa gestione del PNRR. Esso, quindi, avrebbe potuto e dovuto essere coordinato e comunicato in modi e tempi più congrui. Adesso, a un mese dall’annunciata scadenza, anche trovare le risorse professionali e i tempi utili per formulare una progettazione rischia di diventare un compito irrealizzabile. L’Amministrazione deve comprendere che questo non è il modo migliore per coinvolgere le scuole nella pianificazione degli interventi e che anche l’interlocuzione con i colleghi, di cui ci facciamo portavoce e tramite, necessita di strategie comunicative più rispettose e attente alle esigenze reali. 
  4. La generale complessità delle procedure amministrative e le difficoltà di utilizzo di piattaforme finora poco ergonomiche e poco intuitive. 

L’ANP ha inoltre sollecitato la possibilità di delegare, da parte del dirigente e del DSGA, altre figure all’interno della scuola attraverso procedure snelle, direttamente in piattaforma, anche al fine di favorire una gestione maggiormente diffusa e coordinata delle varie azioni. 

Infine, abbiamo chiesto all’Amministrazione di tener conto delle reali situazioni critiche in cui versano le scuole e i colleghi. Alle istituzioni che decideranno di candidarsi ai finanziamenti in oggetto si devono garantire procedure e tempistiche chiare oltre che un supporto costante anche nelle fasi di gestione e rendicontazione. In particolare, i criteri di quest’ultima devono essere noti prima della presentazione dei progetti. 

La Dott.ssa Montesarchio, prendendo atto delle difficoltà vissute quotidianamente dai colleghi che, anche stavolta, abbiamo rappresentato in modo forte e chiaro, si è impegnata a condividere con il Tavolo tutte le necessarie misure di accompagnamento, al fine di poter allungare i tempi di realizzazione e di rendicontazione dei singoli progetti, tenuto conto che il termine di conclusione del Piano Estate è comunque il 2027. Rispetto alle tempistiche, l’Amministrazione ha replicato che anche il Ministero è fortemente vincolato da procedure di avvio e di autorizzazione molto rigide. Tuttavia, tenterà, ove possibile, di venire incontro alle esigenze delle scuole. 

Infine, è stato assicurato che la piattaforma consentirà al dirigente di delegare direttamente altro personale di sua fiducia per l’accesso e l’operatività rispetto ai vari step procedurali per la realizzazione delle attività.