Il Consiglio Nazionale dell’ANP, riunitosi a Roma il 17 maggio 2025, ha approvato una delibera intesa a promuovere una rinnovata agenda per l’autonomia scolastica al fine di garantirne la piena attuazione, l’equità e la sostenibilità. 

A venticinque anni dall’entrata in vigore dell’autonomia, avvenuta il 1° settembre 2000 per espressa previsione dell’articolo 21 della legge n. 59/1997, è il momento di fare un bilancio critico che restituisca senso e sostanza a tale riforma. In questo quarto di secolo il sistema educativo ha attraversato profonde trasformazioni, evidenziando una deriva preoccupante: l’autonomia è stata spesso confusa con il semplice trasferimento di competenze amministrative, generando un sovraccarico burocratico per le istituzioni scolastiche che ha penalizzato l’efficacia dell’azione educativa anziché liberarne le potenzialità. L’ANP, che ha sempre sostenuto e promosso la cultura autonomistica, ritiene necessario un cambio di passo. Ci chiediamo se abbia ancora senso operare secondo un modello che non ha soddisfatto le aspettative originarie e che oggi rischia di compromettere la qualità del servizio scolastico. 

L’esperienza di questi anni ha evidenziato criticità strutturali per risolvere le quali occorre un intervento urgente e coraggioso.  

La realtà quotidiana delle scuole presenta clamorosi paradossi: appare del tutto evidente come gestire procedure standardizzate e complesse che non richiedono alcuna specificità locale sottragga tempo e risorse alla missione educativa primaria di garantire il successo formativo degli studenti. Un esempio emblematico è rappresentato dalle pratiche di pensionamento del personale, attualmente gestite attraverso l’applicativo Passweb: ogni singola istituzione scolastica deve occuparsi annualmente di poche unità, spesso una o due, con adempimenti specifici che richiedono agli assistenti amministrativi competenze estremamente diversificate. Tale processo, identico a livello nazionale, potrebbe essere gestito molto più efficacemente dagli ambiti territoriali o dagli uffici scolastici regionali, liberando le istituzioni da incombenze che non richiedono differenziazioni territoriali (v. comunicato del 27 giugno). 

La medesima logica può essere applicata alla ricostruzione di carriera, procedura anch’essa che impegna le segreterie in numerosi passaggi tecnici senza sostanziali differenze tra un’area e l’altra, generando inefficienze e disperdendo energie che potrebbero essere meglio investite nel miglioramento dell’offerta formativa. Il personale amministrativo deve occuparsi di ambiti completamente diversi, il più delle volte tramite piattaforme informatiche tra loro non compatibili: a titolo di esempio, progetti legati al PTOF, fondi UE, trasparenza, gestione del personale, anagrafe studenti. Attività molteplici e frammentate che si sono stratificate nel tempo senza criterio né organizzazione. 

La proposta dell’ANP si fonda su una revisione complessiva dell’ordinamento autonomistico, basata su un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: distinguere con chiarezza ciò che deve rimanere centralizzato da ciò che deve essere realmente autonomo. Secondo il principio costituzionale di sussidiarietà, occorre restituire all’Amministrazione centrale o territoriale gli adempimenti standardizzati, consentendo finalmente alle istituzioni scolastiche di concentrarsi sull’esercizio di un’autonomia sostanziale e non meramente formale. 

Con la suddetta delibera, pertanto, l’ANP assume l’impegno di promuovere presso tutte le sedi politiche e istituzionali una rinnovata agenda per l’autonomia scolastica che sappia coniugare visione strategica e pragmatismo operativo.  

Riteniamo necessario restituire all’autonomia scolastica il suo significato autentico e la sua funzione trasformativa, coniugando efficacia educativa ed equità sociale, modernizzazione organizzativa e valorizzazione professionale, innovazione pedagogica e solidità istituzionale.  

L’obiettivo è la costruzione di un sistema educativo realmente autonomo, capace di rispondere con flessibilità e competenza alle sfide contemporanee e di garantire a tutti gli studenti le migliori opportunità di apprendimento, crescita personale e formazione integrale.