Lo scorso mese di maggio il Ministero ha emanato le indicazioni operative per l’applicazione dell’articolo 8 del D.L. n. 71 del 31 maggio 2024 che, modificando l’articolo 14 del D.lgs. n. 66/2017, ha introdotto una procedura finalizzata alla conferma del docente di sostegno già in servizio su richiesta della famiglia e previa valutazione del dirigente scolastico. Ne avevamo dato notizia in un nostro comunicato. 

Già nella nostra scheda di sintesi l’ANP, nell’accogliere con favore il provvedimento, aveva sottolineato l’importanza di riconoscere formalmente il diritto alla continuità e l’introduzione di strumenti concreti per la sua piena realizzazione. Avevamo anche osservato che tale meccanismo di conferma garantisce, a sua volta, la tutela effettiva di un altro diritto, quello degli alunni con disabilità a un percorso scolastico stabile e coerente. 

Ora, alla luce degli esiti pubblicati dagli uffici periferici del Ministero, possiamo sostenere con ancora maggiore convinzione la validità dell’innovazione. È stato possibile confermare gran parte dei posti di sostegno complessivamente disponibili, accelerando simultaneamente le procedure per le nomine sui posti residui comuni e di sostegno. In molte province, come quella di Roma, per la prima volta il bollettino è stato pubblicato prima dell’inizio dell’anno scolastico e con notevole anticipo rispetto all’inizio delle lezioni.  

La proposta – sempre sostenuta dall’ANP – di affidare alle istituzioni scolastiche il reclutamento del personale, a cominciare proprio da quello precario, trova così una concreta conferma sperimentale nel successo della nuova procedura riguardante gli insegnanti di sostegno. Ciò ci induce a chiedere che tale innovativa modalità di reclutamento sia estesa a tutto il personale precario e migliorata, slegandola dal contorto meccanismo delle graduatorie e facendola dipendere dalla valutazione del dirigente scolastico, supportato dal già esistente Comitato per la valutazione dei docenti o, per quanto riguarda i docenti di sostegno, dal Gruppo di Lavoro Operativo. 

Si perfezionerebbe, così, la cosiddetta “assunzione diretta” del personale scolastico, storicamente una delle principali richieste dell’ANP. Da notare che ciò sarebbe in perfetta aderenza all’articolo 15, comma 1, lettera b) del D.P.R. n. 275/1999 – disposizione mai applicata – secondo cui solo le procedure di reclutamento del personale a tempo indeterminato sono escluse dalla competenza delle istituzioni scolastiche. 

Auspichiamo pertanto che il Ministero, incoraggiato dalla positiva esperienza della nuova procedura, riveda profondamente i meccanismi sottesi al reperimento dei supplenti, in un’ottica di semplificazione e di valorizzazione dell’autonomia scolastica. La strada verso una maggiore autonomia gestionale delle scuole è non solo percorribile, ma anche efficace per il sistema educativo nel suo complesso e per la stabilità dei percorsi formativi dei nostri alunni.