Con nota prot. 80941 del 22 maggio u.s., il Ministro ha comunicato direttamente alle famiglie l’avvio del Piano Estate 2025, finanziato con consistenti risorse e finalizzato alla realizzazione di attività educative e ricreative rivolte agli studenti durante il periodo estivo.
Tale comunicazione ha preceduto la pubblicazione dell’Avviso pubblico, avvenuta il giorno successivo, ma non è stata oggetto di previa comunicazione ai dirigenti scolastici, sollevando un forte e condivisibile malumore tra i colleghi.
L’ANP si è tempestivamente attivata, interloquendo ai massimi livelli già durante la mattina di sabato 24 maggio, accertando che la mancata comunicazione era da imputarsi solo a un banale quanto deprecabile disguido amministrativo.
Oggi il Capo Dipartimento dott. Minnella ha inviato a tutti i dirigenti scolastici una ulteriore precisazione al riguardo (Nota 26 maggio 2025, prot. n. 4071), scusandosi per l’accaduto.
Apprezziamo tale gesto di serietà – abbastanza inconsueto nel nostro Paese – ma cogliamo l’occasione per ribadire, una volta di più, come la dirigenza delle scuole debba essere vista dal Ministero quale risorsa strategica fondamentale per il buon andamento del sistema educativo. Solo attraverso un opportuno e tempestivo coinvolgimento dei colleghi è possibile sfruttare al meglio i finanziamenti e potenziare il servizio scolastico, unica risorsa sociale per le tante famiglie che, ad esempio, non possono permettersi costosi “campi scuola” durante l’imminente stagione estiva.
Per quanto riguarda il Piano Estate, infatti, condividiamo da sempre l’obiettivo di rendere la scuola il principale luogo di aggregazione per bambini e ragazzi.
È però fondamentale, intendiamo ribadirlo ancora una volta, che i dirigenti vengano informati con congruo anticipo delle eventuali comunicazioni ministeriali inviate direttamente alle famiglie, affinché possano fornire loro tutte le informazioni operative necessarie.
Così come ribadiamo – dopo averlo affermato anche a seguito della nostra indagine sullo SLC dei colleghi – che l’accavallarsi sempre più frenetico di arricchimenti dell’offerta formativa poco coordinati tra loro costituisce un serio elemento di criticità del sistema, da risolversi quanto prima e con la massima determinazione. Riteniamo cioè irrinunciabile una pianificazione temporale delle iniziative ministeriali che sia compatibile col calendario scolastico e che consenta alle istituzioni scolastiche di operare con la necessaria serenità e professionalità.
Anche per questa ragione l’ANP chiede di differire il termine di presentazione dell’adesione al Piano Estate oltre il 13 giugno. Fino a quella data, infatti, le istituzioni scolastiche saranno impegnate negli scrutini e sarebbe arduo convocare per tempo gli organi collegiali per acquisirne le eventuali delibere, ove non fossero già state assunte quelle di adesione generale agli avvisi del PN Scuola 2021/2027.
Il Piano Estate rappresenta un’iniziativa meritoria che può costituire il fondamento per una riprogettazione radicale e ambiziosa del servizio educativo: scuole come agenzie formative aperte tutto l’anno, con servizi integrati, più personale adeguatamente formato e programmazione degna di tale nome. Questa visione richiede, naturalmente, investimenti strutturali significativi e una strategia di lungo periodo, orientata ai bisogni di tutti gli studenti, inclusi i più vulnerabili. Insomma, la politica deve capire che all’istruzione va assegnato ben più del famigerato quanto scandaloso 3,5% del PIL.
L’ANP conferma, come sempre, la disponibilità a un confronto con l’Amministrazione che sia al contempo costruttivo e rispettoso, innanzitutto, della professionalità dirigenziale.