L’ANP ha partecipato oggi, 11 settembre 2025, alla riunione indetta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – rappresentato dal Capo Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, Dott. Nando Minnella, e dai Direttori generali Dott. Fabrizio Manca e Dott.ssa Antonella Iunti – per sottoscrivere l’ipotesi di CCNI concernente l’individuazione delle fasce di complessità, i criteri di riparto e l’impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’anno scolastico 2024/2025. 

L’Amministrazione, a seguito dell’arenarsi delle trattative nel corso della seduta dello scorso 3 settembre, ha chiesto al tavolo di presentare ulteriori proposte per l’individuazione del 5% di dirigenti che fruirà della maggiorazione del 30% del valore medio pro-capite della retribuzione di risultato.  

L’ANP, al fine di contribuire costruttivamente al rapido raggiungimento dell’accordo, ha nuovamente proposto l’introduzione di un criterio riferito alla complessità dell’istituzione scolastica che ha il grande pregio di porsi in continuità con quello adottato fino all’anno scolastico 2023/24. 

L’Amministrazione ha recepito tale proposta e ha sottoposto alle organizzazioni sindacali una bozza di CCNI in cui l’individuazione del 5% di dirigenti destinatari della maggiorazione della retribuzione di risultato, in caso di parità del punteggio ottenuto tramite la procedura di valutazione, avviene secondo il seguente schema procedurale: 

  1. dapprima si prende in considerazione il maggior punteggio di complessità dell’istituzione scolastica cui il dirigente è preposto; 
  2. in caso di ulteriore parità, si prende in considerazione la maggiore percentuale di risorse economiche impegnate nell’ambito dei finanziamenti del PNRR; 
  3. in caso di ulteriore parità, si fa riferimento alla maggiore anzianità di servizio; 
  4. infine, rileva la maggiore anzianità anagrafica. 

L’ANP si è espressa favorevolmente alla sottoscrizione dell’ipotesi di contratto integrativo insieme ad altre sigle sindacali. 

La firma di questo contratto consente, finalmente, di lasciarsi alle spalle l’assenza di valutazione con i suoi risvolti negativi sulla retribuzione complessiva. Inoltre, circostanza non meno importante, permette di aggiornare la retribuzione di tutti i colleghi con riferimento alle fasce di complessità dell’anno scolastico appena concluso. A tale proposito, l’Amministrazione ha annunciato l’imminente erogazione degli arretrati relativi alla retribuzione di risultato e alle reggenze dell’anno scolastico 2023/24 tramite procedure centralizzate grazie alle quali sarà possibile superare le lungaggini che caratterizzano il passaggio attraverso le singole RTS. 

Non ignoriamo, naturalmente, che la definizione dei criteri di valutazione dovrebbe sempre avvenire all’inizio del periodo cui la stessa si riferisce e non alla fine ma, per il 2024/25, questo è ampiamente giustificato dalle difficoltà tecniche e organizzative connesse all’avvio del sistema di valutazione. 

L’ANP ritiene adesso importante procedere tempestivamente alla definizione del CCNI 2025/26 – anche per rispondere all’esigenza succitata – e chiede fin da subito all’Amministrazione che le risorse disponibili a tal fine siano incrementate per proseguire sulla strada dell’armonizzazione retributiva con le altre dirigenze della medesima area contrattuale.