Con la nota del 21 novembre 2025 (prot. n. 2242), il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito indicazioni operative per l’attivazione dei percorsi quadriennali della filiera formativa tecnologico-professionale per l’anno scolastico 2026/2027. Come previsto dall’art. 2 del DL n. 127/2025, tali percorsi formativi entrano in modo strutturale nell’ordinamento del secondo ciclo, superando la precarietà delle sperimentazioni.
Dopo tre anni di incertezze interpretative e difficoltà applicative che hanno ostacolato un’adesione convinta alle novità da parte delle istituzioni scolastiche, la nota ministeriale e il formulario allegato rappresentano a tutti gli effetti una guida concreta per la progettazione. La competenza per l’approvazione dei progetti passa agli Uffici Scolastici Regionali, che si doteranno di apposite commissioni tecniche, garantendo così una valutazione territorialmente più appropriata.
L’ANP, nell’esprimere apprezzamento per un provvedimento che segna un passaggio di fondamentale importanza, non può fare a meno di evidenziare i tempi estremamente ristretti nei quali i dirigenti scolastici dovranno operare per rispettare i termini di invio, in vista delle iscrizioni relative al prossimo anno scolastico.
La scadenza per la presentazione delle candidature è infatti fissata al 10 dicembre 2025. Le proposte vanno trasmesse via PEC all’Ufficio Scolastico Regionale competente, utilizzando il formulario ministeriale (allegato 1) con la scheda identificativa (allegato 2), il quadro orario di massima e le dichiarazioni di adesione formale dei partner.
Le istituzioni che hanno già avviato percorsi quadriennali con i decreti ministeriali n. 240/2023 e n. 256/2024 sono autorizzate a proseguire senza necessità di nuova candidatura.
La candidatura deve prevedere la partecipazione di almeno un istituto tecnico o professionale, un’istituzione formativa accreditata per i percorsi quadriennali di IeFP – ove presente – e un ITS Academy. Il presupposto fondamentale è la stipula di un accordo di rete tra i soggetti partecipanti (istituti di istruzione tecnica e professionale, ITS Academy, istituzioni formative regionali, CPIA, università, istituzioni AFAM, aziende e imprese) per garantire relazioni stabili con il territorio e uno scambio continuo di esperienze tra scuola e mondo del lavoro.
Gli elementi qualificanti della proposta progettuale comprendono la rimodulazione del piano di studi su base quadriennale, l’integrazione con i percorsi IeFP e ITS Academy, il partenariato strutturato con le imprese, il potenziamento dell’apprendistato formativo e delle esperienze scuola-lavoro, il processo di internazionalizzazione, l’utilizzo di flessibilità didattica e metodologie innovative, con particolare attenzione all’orientamento degli studenti con disabilità.
Le commissioni tecniche regionali valuteranno le proposte secondo criteri chiari e pesati: coerenza progettuale e misure per la continuità formativa (25 punti), efficacia degli accordi di rete e partenariato (25 punti), potenziamento delle esperienze on the job e internazionalizzazione (20 punti), innovazione didattica (15 punti), partenariati con le imprese (15 punti). La soglia minima per l’approvazione è fissata a 50/100.
L’ANP ritiene il provvedimento un passo avanti significativo per l’istruzione tecnica e professionale italiana. Il formulario allegato alla nota, in particolare, evidenzia i punti cardine identificativi dei progetti e costituisce una efficace guida alla progettazione medesima.
Ai colleghi interessati consigliamo di:
- Valutare la solidità della rete territoriale: il successo del progetto dipende dalla qualità delle partnership e dalla coerenza del settore produttivo delle imprese coinvolte con gli ambiti formativi della filiera tecnologico-professionale
- Verificare la reale disponibilità dei partner prima della candidatura: gli accordi di partenariato non devono limitarsi a lettere di intenti ma devono tradursi in impegni concreti e risorse condivise
- Coinvolgere fin da subito il collegio docenti nella progettazione didattica poiché la rimodulazione quadriennale richiede un ripensamento profondo del curricolo, non una mera compressione dei contenuti
- Assicurare la sostenibilità organizzativa a medio termine, in considerazione dell’impegno pluriennale della filiera 4+2 che va oltre la singola sperimentazione.
Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione di questa riforma che beneficia finalmente, nel passaggio dalla sperimentazione all’ordinamento, di stabilità e prospettive di lungo periodo, accompagnando i colleghi nel percorso.
