Si pubblica il documento approvato all’unanimità il 16 dicembre 2018 dal Consiglio nazionale ANP riunitosi a Roma.
 
Il Consiglio Nazionale, riunitosi a Roma nei giorni 15 e 16 dicembre 2018, ha esaminato con un approfondito e articolato dibattito le principali novità riguardanti la categoria dei dirigenti scolastici, evidenziandone gli importanti obiettivi conseguiti dall’ANP in questa fase della sua attività sotto il profilo sindacale, associativo e politico-culturale.
Il Consiglio Nazionale esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’ipotesi del nuovo contratto collettivo nazionale dell’area dirigenziale istruzione e ricerca: un risultato importante che segna una svolta decisiva nella storia sindacale dei dirigenti scolastici e che è frutto del lavoro condotto dalla Presidenza Nazionale in piena continuità con le rivendicazioni e le azioni politiche da sempre sostenute dall’ANP. L’equiparazione della parte fissa della retribuzione di posizione a quella degli altri dirigenti pubblici di seconda fascia rappresenta un traguardo fondamentale che offre un riconoscimento economico all’enorme impegno della categoria e che, soprattutto, rende giustizia e dignità ad una professione strategica nel rilancio del sistema Paese. Non è meno rilevante il fatto che la trattativa si sia finalmente svolta nella cornice di un’area comune a tutti i profili dirigenziali, senza parti specifiche che hanno sempre penalizzato la condizione dei dirigenti delle scuole. Tutto questo, in ogni caso, non farà cessare la rivendicazione della piena perequazione.
Il Consiglio Nazionale, inoltre, esprime pieno apprezzamento per il lavoro condotto in merito alla visibilità dell’Associazione, al suo rilancio nei territori e alle molte energie profuse per sostenere gli associati nel costante processo di aggiornamento e di comprensione delle novità normative, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle alte professionalità docenti.
Infine, il Consiglio Nazionale esprime forte preoccupazione per il ridimensionamento in atto di alcune fondamentali riforme del sistema educativo e, in particolare, di quelle emanate durante gli ultimi anni: si tratta di un’azione di depotenziamento che sta compromettendo importanti conquiste organizzative e metodologiche, tese a valorizzare l’autonomia delle scuole e ad affrontare in modo efficace il dramma della dispersione scolastica. L’ANP continuerà ad essere punto di riferimento per un serio rilancio dell’autonomia e del ruolo della dirigenza.
Preso atto del conseguimento della perequazione della parte fissa della retribuzione di posizione, il Consiglio Nazionale dichiara sospeso lo stato di agitazione e intende riavviare il dialogo e la collaborazione sul tema della valutazione, nello spirito di quella cultura della qualità del servizio pubblico che, da sempre, l’ANP riconosce come proprio valore. Parallelamente alla richiesta di una significativa semplificazione del sistema di valutazione attualmente in vigore, permarrà l’impegno sindacale di assoluta e costante vigilanza sull’applicazione degli accordi contrattuali concernenti i criteri economici e la costituzione degli organismi incaricati del processo valutativo. Il Consiglio Nazionale dell’ANP ribadisce con convinzione la necessità di consolidare una cultura della valutazione di sistema unicamente concepita come impulso al miglioramento e rivolta a tutte le categorie del personale scolastico, nonché della scuola intesa come luogo di apprendimento dei giovani e di servizio reso al territorio e alla nazione.
Il Consiglio conferisce mandato al Presidente Nazionale di porre in essere tutte le azioni finalizzate a:
– ottenere ulteriori garanzie e riconoscimenti economici, nonché revisioni normative migliorative, particolarmente per quanto attiene la sicurezza degli edifici scolastici, la rilevazione dello stress lavoro-correlato dei dirigenti e il rafforzamento di prerogative necessarie per l’esercizio di una gestione autonoma ed efficace delle istituzioni scolastiche;
– proseguire in un’azione culturale forte che ponga all’attenzione del Paese i temi cruciali del successo formativo, dell’equità sociale e della qualità del servizio.