Il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva in relazione alla sentenza del TAR Lombardia che ha annullato gli atti relativi alla procedura del concorso lombardo a dirigente scolastico, soluzione che come ANP abbiamo auspicato e per la quale ci siamo attivati. L’istanza è stata presentata ad iniziativa del MIUR, il quale ha anche inoltrato ricorso in appello. Dunque la vicenda giudiziaria del concorso lombardo si arricchisce di un nuovo capitolo e si apre un’ulteriore fase, ma almeno i neo-dirigenti che nell’anno in corso hanno esercitato le loro funzioni ed hanno anche superato l’anno di prova possono recuperare la loro serenità e al primo settembre rientreranno regolarmente nelle sedi loro assegnate e proseguiranno il loro lavoro.

La buona notizia è stata di poco preceduta dalla conferma che il Presidente della Repubblica Mattarella ha apposto i sigilli alla Legge che ormai è passata alle cronache come “La Buona Scuola”, sconfessando gli irriducibili che lo hanno pressato fino all’ultimo affinché non firmasse. La pubblicazione della Legge in Gazzetta Ufficiale è dunque attesa in queste ore. Da quel momento è necessario attivare la procedura di sanatoria in essa contenuta. Anche in questo caso il fattore tempo è determinante; occorre infatti che il MIUR appronti un apposito decreto che regolamenti le operazioni relative alla situazione di chi ha esercitato le funzioni dirigenziali ed ha visto annullata la procedura (16 colleghi della Toscana e oltre 500 della Lombardia) e di chi ha superato tutte le prove concorsuali senza ottenere l’incarico a seguito di sentenza del TAR e del CdS (96 colleghi della Lombardia). Si tratta di disciplinare due distinte procedure e di organizzare le operazioni in tempi rapidi e con l’oculatezza e la diligenza che hanno purtroppo difettato nel corso dell’estenuante vicenda concorsuale.

L’ANP ritiene che sia nel caso della Toscana che in quello della Lombardia sia doveroso richiedere all’amministrazione scolastica un supplemento d’impegno affinché il contenzioso sia chiuso nei tempi più rapidi, nel rispetto dei diritti dei colleghi coinvolti ma anche a salvaguardia della funzionalità del sistema scolastico regionale. A tal fine conferma il proprio interessamento affinché le incresciose vicende trovino la più efficace e sollecita composizione.