Si è svolto ieri il previsto incontro convocato dal Capo Dipartimento Emanuele Barbieri sui finanziamenti alle scuole.

In esame, lo stato dell’arte sull’intera questione, anche se la riunione era stata convocata solo per discutere gli aspetti connessi alla recente sottoscrizione (come ipotesi di accordo) della sequenza contrattuale prevista dal CCNL comparto scuola che ha fissato i nuovi parametri per il calcolo del Fondo dell’Istituzione Scolastica.

Il Capo Dipartimento e la dott.ssa Testa hanno fornito alcuni chiarimenti sull’applicazione dell’accordo; in particolare è stato ribadito che il parametro relativo al “punto di erogazione del servizio” (pari a euro 4.157 per ciascun punto, vedi art. 1 comma 2 della sequenza) si applica a tutte quelle sedi che sono conteggiate nelle tabelle allegate all’organico di diritto ai fini dell’autorizzazione al funzionamento delle classi. Non possono essere computate quindi le “succursali” delle scuole secondarie.

Abbiamo posto, nel corso dei nostri interventi, alcune questioni di fondo:

  • il ritardo nell’effettuazione dei monitoraggi. Quello già annunciato a fine novembre, che avrebbe dovuto “chiudere” le rilevazioni sulle spese delle scuole nell’esercizio 2007, è appena partito e l’immissione dei dati si concluderà solo il 5 marzo. Quello, anch’esso annunciato, relativo ai “debiti” pregressi delle scuole (accumulatisi negli esercizi finanziari precedenti il 2007), non è ancora alle viste. Il Capo Dipartimento ha comunicato che, in proposito, si sono dovuti superare notevoli problemi tecnici e che quindi il ritardo è imputabile a tale causa. Di passaggio abbiamo fatto notare all’Amministrazione come nel monitoraggio appena avviato non fosse ricompresa esplicitamente la voce relativa alle ore eccedenti liquidate per la sostituzione dei docenti assenti. Ci è stato risposto che anche tale mancanza era dovuta a questioni tecniche e che si stava provvedendo alla correzione mediante l’immissione di tale voce fra quelle presenti nella “maschera” di richiesta dati per il rilevamento;
  • la questione della TARSU. Dal 2008, con l’approvazione definitiva del “Decreto milleproroghe” (prevista al Senato entro la fine del mese), le scuole non saranno più tenute al pagamento del tributo. Questo è sicuramente un fatto positivo ma, come più volte da noi evidenziato, rimane il problema che l’ammontare complessivo annuale di quanto dovuto ai comuni (concordato nel 2001 fra MPI e Conferenza Stato-autonomie locali in 38,734 milioni di euro) sarà a carico del fondo del MPI per le spese di funzionamento delle scuole. Ciò ovviamente inciderà, con un meccanismo da definire presumibilmente nel nuovo D.M. che sostituirà quello dello scorso anno, sull’ammontare dei finanziamenti che perverranno alle singole scuole.

    Rimane poi ancora irrisolta la questione dei debiti pregressi relativi alla tassa rifiuti, che hanno portato come si sa anche a situazioni critiche nelle quali molte scuole sono state sottoposte a procedure di recupero forzoso, per ora sospese. A quest’ultimo riguardo, dopo aver manifestato la nostra preoccupazione per una eventuale riproposizione delle azioni di recupero da parte delle società incaricate della riscossione dei tributi, abbiamo invitato l’Amministrazione a risolvere celermente il problema, reperendo le risorse necessarie a chiudere l’accordo fra Ministero ed ANCI su questo specifico punto.