Il Tribunale di Modena, in data 13 marzo 2021, ha riconosciuto le ragioni del ricorso pilota ANP in favore di una nostra iscritta, immessa in ruolo dopo l’anno scolastico 2016/2017, in merito alla mancata corresponsione della retribuzione di posizione quota parte variabile. Il Giudice ha, infatti, ingiunto al Ministero dell’istruzione di pagare alla collega tutte le competenze relative alla voce retributiva in questione spettanti e mai corrisposte dall’Amministrazione, per un ammontare di quasi 25.000 euro. 

L’ANP sostiene da sempre che tutti i dirigenti della scuola hanno diritto a percepire l’intera retribuzione spettante nei tempi previsti dalle norme. Anche la corresponsione di un acconto, se da un lato rende meno gravose le oggettive criticità dei colleghi – molti dei quali svolgono il loro servizio in regioni lontane dalla residenza sostenendo spese rilevanti – dall’altro dimostra che essi hanno diritto a percepire integralmente e nei tempi che la legge impone la retribuzione di posizione di parte variabile (https://www.anp.it/2021/02/08/i-dirigenti-scolastici-hanno-diritto-a-tutta-la-retribuzione-no-allinaccettabile-politica-degli-acconti/).  

Proprio per questo continuiamo a promuovere ricorsi pilota nelle regioni in cui la posizione di parte variabile non è corrisposta o lo è solo in forma ridotta.  

L’impegno di lavoro dei dirigenti delle scuole non merita semplici acconti ma tutta la dovuta retribuzione.  

La serietà e la coerenza dell’ANP pagano. Non solo metaforicamente.