L’ANP ha partecipato oggi, 14 dicembre 2023, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito al confronto, da noi richiesto, sulle Linee triennali di indirizzo per la Formazione del personale scolastico (2023- 2025) elaborate dalla Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione (SAFI) e sulla Direttiva per l’accreditamento, la qualificazione e il riconoscimento di singoli corsi per la formazione del personale scolastico e per la formazione in servizio incentivata. 

In premessa l’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Dott.ssa Carmela Palumbo, e dal Direttore Generale per il personale scolastico, Dott. Filippo Serra, ha comunicato di avere ricevuto le osservazioni formulate dalle organizzazioni sindacali.  

In merito alla Direttiva, tenuto conto che sarà utilizzata la piattaforma SOFIA, l’ANP ha fornito spunti per migliorarne la funzionalità e la fruibilità.  

Rispetto alle Linee triennali, non ritenendone soddisfacente l’impianto, abbiamo evidenziato la necessità di modificarne significativamente la struttura. 

Abbiamo, quindi, formulato puntuali osservazioni tra le quali:  

  • è necessario integrare gli obiettivi strategici dei dirigenti con competenze di gestione, pianificazione, progettazione, innovazione e valutazione 
  • occorre considerare il ruolo del dirigente scolastico anche in qualità di responsabile della formazione del personale. Riteniamo, a tale riguardo, che il carico di lavoro posto in capo alle istituzioni scolastiche sia eccessivo e che debba essere ripensato. Ad esse, infatti, secondo quanto previsto dalle Linee, compete la definizione dell’intero processo formativo del personale, dalla diagnosi dei fabbisogni all’identificazione degli obiettivi formativi, dalla definizione dei metodi e dei contenuti al controllo e alla verifica dei risultati 
  • l’ipotesi di carriera docente disegnata dal decreto-legge n. 36/2023, come più volte ribadito dall’ANP, si risolve nella mera possibilità di un’incentivazione economica stabile a seguito di un percorso complesso e lungo ben nove anni. Tale percorso, peraltro, è privo di concrete ricadute sulla comunità scolastica poiché non si collega all’affidamento di mansioni e responsabilità: in questo modo si vanifica del tutto il senso del middle management 
  • rileviamo il nodo cruciale della formazione dei docenti in relazione al testo dell’ipotesi di CCNL del comparto scuola 2019-2021 del 14 luglio 2023 che prevede, all’articolo 44, comma 4, che le ore non utilizzate per le attività collegiali siano destinate alle attività di formazione programmate annualmente e che le ore di formazione ulteriori (articolo 36, comma 7) rispetto alla ottantesima siano remunerate. Tali disposizioni, in tutta evidenza, impattano pesantemente sulle Linee che, per trovare attuazione, dovrebbero poter contare su un’iniezione di risorse molto consistente 
  • nelle Linee si fa anche riferimento a un’eventuale correlazione statisticamente significativa tra frequenza dei percorsi di formazione attivati e risultati delle prove Invalsi degli studenti affidati alla responsabilità dei docenti partecipanti ai corsi. Una simile correlazione non è ipotizzabile senza contemplare stringenti obblighi di partecipazione ai percorsi da parte del personale docente. Del resto, se il dirigente risponde del successo formativo degli studenti, deve essere messo nelle condizioni di impiegare gli strumenti atti a raggiungere tali risultati 
  • le schede di rilevazione dei fabbisogni formativi allegate alle Linee triennali e destinate a tutto il personale scolastico (dirigenti, docenti, personale ATA) appaiono incongrue e ridondanti, prive di ancoraggi a framework scientificamente validati e di descrittori e indicatori correttamente declinati anche in senso diacronico. 

Abbiamo quindi richiesto la prosecuzione, anche sul piano politico, del confronto sui documenti in questione.  

L’Amministrazione ha accolto tale istanza e si è impegnata a proseguire il confronto anche sui decreti di prossima emanazione, riguardanti l’accreditamento degli enti di formazione e la valutazione dei percorsi di formazione incentivata.