Ancora un decreto favorevole ai dirigenti scolastici che hanno applicato il D.Lgs. 150/09 in materia di contrattazione integrativa di istituto. Questa volta a emetterlo è il Tribunale di Cagliari che – unificando due distinti ricorsi – si è pronunciato in modo molto netto per l’immediata applicabilità delle nuove norme.

In sintesi: le norme sulla contrattazione integrativa sono pienamente efficaci e correttamente hanno agito i dirigenti scolastici convenuti in giudizio nell’espungere dalla materia contrattuale le lettere h), i) ed m) dell’art. 6, secondo comma, del vigente CCNL.

Non si può non rilevare a questo punto che – se pure la materia è indubbiamente complessa – le iniziali oscillazioni di giudizio fatte registrare in diverse sedi giudiziarie vanno lasciando posto ad una giurisprudenza sempre più univoca nel convalidare la linea interpretativa che l’Anp aveva sempre indicato fin dall’inizio.

Senza alcun intento polemico, ci sembra di dover sottolineare a questo punto due cose:

  • l’Anp è stata fin dall’inizio l’unica delle organizzazioni sindacali rappresentative dell’area V a difendere le prerogative ed il ruolo dirigenziali nella materia. Chi ci ha accusato a suo tempo di “aver mandato allo sbaraglio” i colleghi dovrebbe chiedersi se non sarebbe stato più giusto e coraggioso affiancarci su quella linea. Ma, si sa, “il coraggio uno non se lo può dare” …
  • qualcuno ha inteso addossarci nei mesi scorsi la responsabilità di aver generato tensione nelle relazioni sindacali di istituto. I fatti e le pronunce dei tribunali si stanno incaricando di dimostrare che abbiamo soltanto difeso il principio di legittimità all’interno delle Pubbliche Amministrazioni di cui siamo responsabili. Chi (non noi) ha scelto la strategia dell’offensiva giudiziaria potrebbe oggi utilmente riflettere sull’opportunità di una tale linea, sia sul piano dei risultati che su quello delle relazioni.

Per parte nostra, non abbiamo mai considerato queste divergenze di valutazioni (su un testo di legge certamente complesso) come una guerra santa o la madre di tutte le battaglie. Troveremmo saggio che tutti gli attori in campo adottassero nel merito, da qui in avanti, una linea di analoga sobrietà comunicativa, che qualche volta è mancata in passato.

Come avremmo trovato ovvio – oltre che conforme ai ruoli – che l’Amministrazione centrale avesse sostenuto i suoi dirigenti periferici nel ruolo di difensori della legittimità nei rapporti sindacali; o almeno che avesse evitato di farli sentire più soli con qualche non necessaria esternazione che ne ha solo reso più difficile il compito.