Una
nota del MIUR (prot. 516 del 19 febbraio), a firma del Capo Dipartimento dell’Istruzione, mette la parola fine alla
vexata quaestio della presunta incompatibilità fra la funzione di dirigente scolastico e le cariche elettive negli organi di indirizzo di Regioni, Province e Comuni.
 
Ricordiamo rapidamente i termini della questione. La legge anticorruzione (L. 190/2012), prevedeva una serie di norme a tutela dell’integrità della Pubblica Amministrazione. Fra queste, l’art. 12 sembrava recare una previsione di incompatibilità fra la funzione dirigenziale (in genere) e le cariche elettie negli organi di indirizzo degli enti territoriali.
 
Sul punto, alcuni USR – in particolare l’USR Puglia – si erano subito mossi per intimare ai dirigenti scolastici di segnalare eventuali posizioni di incompatibilità ed a cessare dalle cariche in questione entro quindici giorni.
 
L’Anp
aveva subito preso posizione in merito, con una lettera indirizzata ai Ministri Carrozza e D’Alia, con cui sosteneva con dettagliate argomentazioni l’insussistenza della pretesa incompatibilità.
 
Adesso, la nota del Ministero conferma la validità di quella iniziativa ed il fondamento delle ragioni da noi sostenute.