Si è svolto a Firenze, nei giorni 5 – 6 e 7 aprile il seminario di studio, organizzato dal MIUR sul tema “SI.VA.DI.S.: strutture, organizzazione e strumenti” che ha visto l’ incontro ed il confronto tra il coordinamento dei referenti regionali degli USR ed il gruppo di lavoro paritetico nazionale composto dal MIUR e dalle OOSS.

Si è trattato di una prima occasione di scambio di opinioni e di inizio di costruzione degli strumenti necessari per l’attuazione dell’art. 20 del nuovo CCNL dell’area V che riguarda la valutazione dei dirigenti delle scuole. Il passaggio ad ordinamento della sperimentazione comporta infatti la delineazione di un nuovo sistema di relazioni all’interno dell’amministrazione, a partire dalla formazione dei valutatori (vedi accordo con la Scuola superiore della Pubblica Amministrazione di cui abbiamo dato notizia il 21 febbraio 2006), dalla costituzione dei nuclei dei medesimi, composti da tre dirigenti (un amministrativo, uno tecnico ed uno scolastico), dall’individuazione e messa a disposizione di strumenti operativi, fino alla elaborazione di materiali e di protocolli di comportamento. E’ emersa infatti l’esigenza di concordare linee comuni in tutte le diverse realtà territoriali, peraltro dotate di risorse non omogenee. Da questo primo confronto sono emersi diversi elementi di condivisione, tra i quali:

  1. l’effettiva possibilità di costruire un sistema funzionante, nonostante le difficoltà oggettive (vedi l’alto numero di dirigenti da valutare);
  2. la necessità di dotare i nuclei di una struttura organizzativa regionale presso gli USR, debitamente attrezzata, che consenta la raccolta di dati significativi di tipo oggettivo sul contesto di riferimento di ciascun dirigente scolastico: la maggior parte di tali dati è già in possesso dell’amministrazione, raccolti da varie fonti. Poiché la parte più consistente della valutazione annuale si fonderà su un impianto di tipo autovalutativo, appare evidente che l’alleggerimento di lavoro di raccolta dei dati consentito da una razionalizzazione dell’esistente, sarà notevole per il dirigente valutato;
  3. la necessità di elaborare protocolli di osservazione (i cui punti salienti sono già stati individuati) in modo da offrire, insieme alla formazione, procedure e modalità di comportamento comuni a tutti i nuclei operativi nei vari contesti regionali.

Nelle tre sperimentazioni che si sono succedute, molti strumenti sono stati scartati, molti altri sono stati messi a punto (vedi documenti in uso nel presente anno scolastico) con notevoli semplificazioni nelle procedure e nella produzione cartacea; altri ancora dovranno essere affinati; in particolare dovranno essere approfonditi: 1.l’articolazione tra obiettivi individuati dal DS, azioni ed indicatori; il rapporto tra i contenuti della valutazione annuali e quelli pluriennali; 3. le modalità di stesura del giudizio che avrà carattere discorsivo.

Si tratta quindi di un sistema complesso, ma sicuramente di elevata dignità culturale e fortemente innovativo all’interno della Pubblica Amministrazione.